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Letture da mettere in bisaccia

Letture da mettere in bisaccia

ZEN and the Art of Motorcycle Maintenance
ZEN and the Art of Motorcycle Maintenance
No, nonostante il titolo, qui non si tratta di un altro manuale di servizio. ‘Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta’ è un’opera dell’autore statunitense Robert M. Pirsig pubblicata nel 1974, verso la fine dell’era hippie, e che presto divenne un libro cult. Si tratta di un miscuglio fra romanzo, autobiografia e trattato filosofico sullo stile di vita (occidentale) sempre più tecnicizzato degli anni ’50 e ’60. Questo tema era nei primi anni Settanta perfettamente compatibile con la cosiddetta controcultura, appena nata, e in particolare con la critica ai modelli formativi e agli scopi esistenziali degli strati borghesi conservatori degli USA del dopoguerra.

“È che in macchina si sta sempre seduti nell’abitacolo, ed essendo abituati non ci si accorge che tutto quel che si vede attraverso il finestrino non è nient’altro che ancora televisione. Si è spettatori passivi, e tutto passa incorniciato alla stessa maniera.
Sulla motocicletta invece la cornice è sparita e si sta a contatto con ogni cosa. Si è al centro della scena invece di guardarla soltanto, con una percezione di realtà travolgente.”
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The Motorcycle Diaries
The Motorcycle Diaries
Il 23enne Ernesto Guevara era studente di medicina a Buenos Aires. Nel 1952, a un semestre dal compimento degli studi, inizia un viaggio con il suo amico 29enne Alberto Granado, studente di biochimica, verso l'estremità settentrionale del continente sudamericano. Intraprendono un viaggio di nove mesi sulla “Poderosa”, una vecchia motocicletta Norton 500. Quando questa non ce la fa più, si continua a piedi, per nave, per autostop. Così i due giovani conoscono l’America Latina. Le molteplici contraddizioni del continente, la povertà e la ricchezza, l’oppressione e l’ingiustizia, ma anche le tradizioni e la gioia di vivere – tutto questo fa riflettere profondamente sia Ernesto che Alberto.
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On the Road
On the Road
On The Road è l’opera più conosciuta di Jack Kerouac e rappresenta non solo l’anima del movimento e della letteratura Beat, bensì è uno dei romanzi di maggior importanza in assoluto dell’ultimo secolo. Come quasi tutte le altre opere di Kerouac anche On The Road è un’autobiografia pochissimo trasfigurata, piena di personaggi che anche nella vita vera di Kerouac erano i suoi amici, amanti e compagni di viaggio. Viene narrata la storia di Sal Paradise, uno degli alter ego di Kerouac, la cui odissea per lungo e per largo attraverso il paese non solo ha inciso sulla letteratura da quando fu pubblicata nel 1957, ma che ha permeato fin negli strati più profondi la cultura e il pensiero d’America.
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Abgefahren
Abgefahren
Immaginate di avere 20 anni, di essere una studentessa e di avere un ragazzo di nome Klaus (23), la cui sorella vive in Giappone. Poi immaginate ancora che il vostro ragazzo voglia andare in Giappone in 10 mesi con la moto per incontrare proprio questa sorella. E voi lo accompagnate. Dapprincipio solo fino in Grecia, ma poi decidete di continuare. Era questo infatti il punto di partenza della storia vera di Claudia Metz che ha viaggiato con il suo ragazzo Klaus Schubert dal 1981 al 1997 – infatti i 10 mesi divennero 16 incredibili anni durante i quali hanno girato il mondo intero. In questa storia affascinante e, soprattutto, scritta in un modo che cattura chi legge, i due raccontano dei loro viaggi senza mai ripetersi, nonostante che abbiano visitato alcuni paesi anche più di una volta. Questo libro reca uno sguardo fascinoso su altre culture e narra avvenimenti incredibili. Il viaggio però non è mai stato facile, infatti già la partenza in Germania era fuorilegge, visto che i due sono partiti con delle moto assolutamente sovraccariche e che mai avrebbero passato un collaudo. La coppia durante il tour, fatto senza itinerario prestabilito e deciso man mano, è stata arrestata dozzine di volte, ha subito un’infinità di incidenti dai quali quasi sempre è stata salvata e curata grazie alla gentilezza della gente del posto, e ha dovuto combattere con ogni sorta di malattie. La parte centrale del libro ospita la sezione fotografica che trascina il lettore di questo volume coinvolgente ancor più dentro la storia, per cui, presi sin da subito, non lo si lascia più finché non è terminato. Una documentazione affascinante che ammaglia per il racconto in prima persona e le incredibili esperienze vissute dagli autori e che cattura in modo irresistibile.
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Jupiter’s Travels
Jupiter’s Travels
Nel 1973 Ted Simon partì per un viaggio di quattro anni intorno al mondo con la sua moto, una Triumph Tiger 500. In quei 4 anni fece 64.000 miglia e attraversò 45 paesi. Il Viaggio di Giove, il libro che racconta la sua esperienza, divenne un bestseller internazionale con una tiratura di ben oltre 400.000 copie e fece di Ted Simon un personaggio cult. Citazione: “Nonostante le guerre, il turismo e le immagini satellitari il mondo è ancora tanto grande quanto è sempre stato. Mi prende un timore reverenziale se penso quanto di esso non vedrò mai. Nei giorni nostri girare il mondo non è niente di ché, e se si sborsano un sacco di soldi si può volargli intorno in quarantotto ore senza fermarsi mai, ma per conoscerlo, per percepirne l’odore e sentirlo fra le dita dei piedi bisogna andare carponi. Non c’è altro modo. Né volare, né scivolare sull’acqua. Bisogna rimanere sulla terra e ingoiare insetti mentre ci si sposta. Allora il mondo diventa immensamente grande.”
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Hunter S Thompson's Hell's Angels
Hunter S Thompson's Hell's Angels
“E poi, via. Biker outlaw andavano a gruppi al meeting annuale “4th of July” per ubriacarsi insieme, incontrare vecchi amici e per terrorizzare un pò la gente”.
Per un anno il giornalista americano Hunter S. Thompson ha accompagnato gli Hell’s Angels a metà anni ’60 – un gioco pericoloso, tanto che alla fine quasi venne ammazzato di botte. Thompson, noto come l’inventore del giornalismo partecipato “Gonzo”, guardava gli Angels con una certa simpatia per via del loro essere degli emarginati, senza però mistificarli in alcun modo. La sporcizia, i rituali maschili, l’essere spacconi, le bevute vengono riportati senza abbellimenti. Per Thompson gli Angels erano il “white trash”, vedeva in loro i discendenti dei Linkhorn inglesi, nullatenenti criminali e figure ai margini della società, il cui sogno di emarginazione eroica si dissolveva in nulla. Al di là di questo, il libro – anche nel contesto di oggi – rappresenta una presa di posizione circa l’inclinazione alla violenza e al sensazionalismo dei media affamati di "storie", che così creano “realtà” del tutto prive di contenuti di verità e isterismo.
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Fear e Loathing in Las Vegas
Fear e Loathing in Las Vegas
Questo viaggio nella droga attraverso Las Vegas documentato da Hunter S. Thompson fa sudare freddo ogni funzionario della narcotici con tutta la sezione. Coperto dal suo pseudonimo Raoul Duke e insieme al suo avvocato dr. Gonzo, gira da quelle parti con una cabrio taroccata detta “grande squalo rosso”. Nel bagagliaio hanno due buste di plastica piene di erba, 75 pasticche di mescalina, una saliera riempita di coca e tutto un assortimento di coloratissime uppers, downers e altra roba da urlo… In più un litro di tequila, uno di rum, una cassa di Budweiser e mezzo litro di etere. E tutta quella roba poi la consumano pure.
Su incarico di una rivista sportiva devono fare un reportage sulla famosa “Mint 400”, una corsa motociclistica attraverso il deserto del Nevada aperta a chiunque. In sostanza però questi due signori della droga non fanno altro che barcollare per Las Vegas, spinti dalla speranza allucinata di scovare “l’American Dream”. Chiaro che il racconto sulla corsa non si farà, ma in compenso commettono gli unici peccati possibili in quella città: fregare la gente del posto, insultare i turisti e terrorizzare il personale degli alberghi. È semplicemente un miracolo che Thompson sia riuscito a mettere su carta queste sue esperienze con tanta chiarezza e con grande spirito. Paura e Delirio a Las Vegas è un classico della cultura pop, e come commedia un colpo di genio.
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Kingdom of Fear
Kingdom of Fear
L’Impero della Paura, pubblicato nel 2003 negli USA, rappresenta le memorie di H. S. Thompson. In una grande panoramica su alcuni decenni il lettore diviene testimone di trip folli, con alcol, donne, armi da fuoco, esplosivi e non per ultime le moto come protagonisti. Qui Thompson fa sfilare ancora una volta la sua vita movimentata. A partire dalla sua gioventù ribelle a Louisville, passando per un infinità di eccessi, fino alle sue attività politiche leggendarie, L’Impero della Paura è anche una resa dei conti impietosa con l’America oscura. È un’analisi della nostra epoca, dove a dettar legge sono politici corrotti, guerrafondai e moralisti bigotti.
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The Rum Diary
The Rum Diary
Protagonista del romanzo è il giornalista Paul Kemp (un alter ego di Thompson), privo di successo e dedito all’alcol, il quale sbarca il lunario con dei lavori che non durano mai più di un mese. In “Rum Diary” arriva a San Juan in Puerto Rico nel 1959, dove accetta un’offerta del quotidiano The Daily News. Ma ben presto risulta chiaro che l’impiego rappresenta solo la parte “da mezzogiorno alle otto” della sua esistenza. Incontra Chenault, una bellezza da sballo, e il suo ganzo, Sanderson, e presto tutto quanto va fuori controllo: affari loschi, inseguimenti in macchina con puertoricani per nulla allegri e allucinogeni ancora sconosciuti, che infine fanno di Kemp quel giornalista che tutto il mondo conosce come Gonzo.
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Der Fluch des Lono
Der Fluch des Lono
Hunter S. Thompson riceve l’incarico di raccontare la maratona di Honolulu – per lui innanzitutto una vacanza pagata. Solo che come sempre succede con Thompson, il viaggio si trasforma in un trip da sballo, nel quale saranno coinvolti, oltre alla folle maratona, anche dei surfisti, uragani, un Marlin gigante e ovviamente la divinità hawaiana Lono. Una volta di più il giornalismo gonzo dimostra la sua maestria nel costruire un divertimento allucinante.
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Die Monkey Wrench Gang
Die Monkey Wrench Gang
Con la pubblicazione del romanzo “The Monkey Wrench Gang” (in italiano “I Sabotatori”) nel 1975, Edward Abbey (1927-1989) divenne un eroe dell’underground. E non si stenta a capire il perché, dato che chiunque legga oggi questa strana saga non può che sentire nell’intimo la voglia di far esplodere qualcosa per una buona causa. Esattamente come capita a Bonnie Abzug, Seldom Seen Smith, Doc Sarvis e George Washington Hayduk: sono i simpatici sabotatori di Abbey che con montagne di dinamite e tanta passione mandano in frantumi i progetti dei grandi sfruttatori e distruttori della natura.
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Groucho e Me
Groucho e Me
“La tentazione di scrivere di sé stessi è semplicemente irresistibile, soprattutto quando un editore navigato ti adesca con un anticipo di 50 dollari e una scatola di sigari di poco prezzo” – Groucho Marx. L’autobiografia di Groucho Marx è una di quelle storie “dal lavapiatti al milionario”, però raccontata in modo completamente diverso. Il più appariscente e abile comunicatore dei leggendari Fratelli Marx visse una carriera che lo porta infine, passando per il varietà e il teatro, alla conquista di Hollywood. Nello stile suo del tutto particolare Groucho racconta questa storia di trionfi e disastri capitatigli durante la sua vita da palcoscenico, e dei suoi amori falliti. Così come dice di lui TS Eliot: ‘Semplicemente incredibile’.
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The Electric Kool-Aid Acid Test
The Electric Kool-Aid Acid Test
L’America dei tardi anni Sessanta: sperimentazioni con l'LSD, San Francisco, i Figli dei Fiori. Un viaggio in pullman come mai ce n’era stato uno simile e mai più ci sarà. Nel 1968 Tom Wolfe descrisse il viaggio di Ken Kesey e dei suoi “Merry Pranksters” e ne nacque questo leggendario classico. Un libro reputato da tempo il Vangelo della mitologia Hipster.
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The Hitch Hiker’s Guide to the Galaxy
The Hitch Hiker’s Guide to the Galaxy
Trent’anni fa uno dei più grandi editori di Ursa Minor (sotto la Terra) rese accessibile all’umanità uno dei libri più notevoli mai pubblicati: Con l’autostop attraverso la galassia.
Era un normalissimo giovedì per Arthur Dent, fino a quando la sua casa non venne spianata dalle ruspe. Poco dopo poi tutta la terra viene annientata da una squadra di operai vogoniani perché intralciava una tangenziale iperspaziale. A quel punto però il miglior amico di Arthur già si era rivelato essere un alieno, per cui insieme sfrecciano per l’universo, con nient’altro che i loro teli da bagno e un libro apparentemente innocuo, sul quale sta scritto in grandi e gentili lettere “NIENTE PANICO”. E pensare che il fine settimana è appena iniziato...
Volume 1 della trilogia in cinque parti.
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The Restaurant at the End of the Universe
The Restaurant at the End of the Universe
Se passata la mattinata si sono già vissute e sbrigate sei cose improbabili – perché non finire con una mattata al Milliways, il ristorante alla fine dell’universo? Proprio questo è l’intento dell’equipaggio della nave stellare “Cuore d’oro”. Solo che purtroppo prima devono riuscire a sfuggire ai Vogoniani, devono impedire di essere portati sul peggior pianeta della galassia, e devono far vedere a un’astronave come si prepara una buona tazza di tè. E poi, qualcuno s’è ricordato a prenotare un tavolo?
Volume 2 della trilogia in cinque parti.
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Life, the Universe e Everything
Life, the Universe e Everything
Dopo una serie di avvenimenti nei quali Arthur Dent fra l’altro era esploso ed era stato pesantemente insultato in posti della galassia più strani di quel che mai si sarebbe sognato, si ritrova infine sulla Terra preistorica. Fortuna che a un certo punto viene trasportato da un vortice spazio-temporale, insieme a Lord Prefect e a un divano saltellante, a Londra – proprio sull’aiuola di Lord’s Cricket Ground. Peccato che mancano solo due giorni prima che il mondo debba andare in frantumi. E non solo per una partita persa a Cricket...
Volume 3 della trilogia in cinque parti.
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The Hitch Hiker’s Guide to the Galaxy - Trilogy
The Hitch Hiker’s Guide to the Galaxy - Trilogy
QUALCUNO HA VOGLIA DI VOLARE?
Talvolta capita anche al più deciso dei centauri V-Twin di doversi confrontare con situazioni dove il motore non c’è: in tenda, sulla spiaggia, a letto o dentro la sauna – fortunato dunque chi in quei frangenti si ritrova con un buon asciugamano e la giusta lettura. Per esempio con un libro che spiega come si fa a volare: basta gettarsi con tutta forza a terra senza però coglierci. Chi non ci crede può rileggerselo in un volume sulla migliore e più divertente guida turistica del mondo, macché, del universo e di tutto il resto:
"The Hitchhiker’s Guide to the Galaxy" – con dentro tutto quello che bisogna sapere quando si gira in assenza di gravità e alla velocità della luce.
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Asciugamano Don’t Panic
Asciugamano Don’t Panic
Quattro ottime ragioni sul perché bisognerebbe avere sempre con sé un buon asciugamano (disponibile a parte):
Innanzitutto rammenta sempre la massima vitale: Don't panic.
Secondo, bagnato è un ottima arma per i combattimenti corpo a corpo. Terzo, salva la vita nelle situazioni d'emergenza: perché dagli angoli di un asciugamano in uso da tempo è possibile succhiare preziose sostanze nutrienti per delle settimane. Quarto, tre ottime ragioni sono di certo più che sufficienti.
E, quinto, sia il libro che l’asciugamano fanno distinguere, in ogni escursione, motoraduno e su ogni spiaggia, l’uomo ossia la donna di levatura galattica.
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Ratbike Atze Cartoons
Ratbike Atze Cartoons
Una distrazione per ridere un pò. Episodi della vita di Ratbike Atze, disegnati da Jürgen “Toddy” Todtberg. Da notare che l’autore stesso è un Biker, per cui alcune delle situazioni in cui si ritrova Ratbike Atze e il suo Panhead Chopper danno la sensazione di qualcosa di già rivisto.
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Libri da portarsi dietro - letture per le bisacce

Anche il tour più lungo in sella a una Harley a un certo punto termina, quindi si aprono le borse, si tende l'amaca e ci si rilassa alla luce di una lanterna a gas o di un falò. A quel punto si può leggere per rilassarsi: Storie di viaggi e dello stare in giro, attraverso il continente americano, attraverso la vita o l'universo. Gli eroi di queste storie sono personaggi illustri come filosofi e studenti, tra cui uno che in seguito contribuirà a guidare la rivoluzione a Cuba, scrittori, fuorilegge, artisti di varietà e attori o autostoppisti a due teste che attraversano la galassia. Quindi, decisamente non si tratta di persone normali. Ma niente panico, la risposta è già data.

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