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Prowlersfest, Kitzingen, D

Prowlersfest, Kitzingen, D

Beh, facciamoci un salto…

Quando i “randagi” della zona cap 97318, i "318Prowlers" invitano a festeggiare, noi non la facciamo lunga e selliamo i pony – che già l’anno scorso è stata una meta escursionistica eccezionale, distante solo un 30 chilometri dal quartier generale. Certo, l’olio non fa manco in tempo a scaldarsi, ma niente impedisce di programmare qualche curva in più.

Tutt’intorno alla centrale Prowlers la festa già schiumeggia e la prima birra dona refrigerio alla testa scaldata dal casco, portandola alla temperatura giusta per le chiacchierate.

E da chiacchierare ce n’è in abbondanza,

vista la quantità di roba che i Prowlers hanno nel talent-tank: componenti chopper (sissybar, serbatoi, parafanghi, scarichi fantasiosi, ecc.), decorazioni in oro e argento, oggetti in pelle. E quel che i Prowlers non fanno da sé, se lo sono procurato: artisti skatetattoo (Tino e Jim di Primal Scream Tattoo, Alex Kölbl, Moritz Heublein, Chrizzly In, Gil Guerra), barb-art degli Old Barbers di Kitzingen e Zödl Barbershop di Bamberg.

Chi ha accontentato pelle e capelli

si può concentrare sulle band: Elvis Martinatto & the Nameless Horseshoe, Dirtwater, The Neighborhood Creeps, øI e Driptorch mantengono alti i giri della festa, fino a quando i campeggiatori non si ritirano nelle loro tende. Buona notte.

Fuori dai sacchi a pelo, ci mettiamo a vagabondare per il circondario, da grosso branco a due ruote: 50 bike si avviano per una piccola escursione, superamento del Meno compreso. Tornati dai Prowlers c’è chi fa ancora qualche giro nella skate bowl, mentre altri lavorano alla propria glicemia impugnando roba sia fermentata che arrostita, finché tutti ripartono verso casa di ottimo umore.