La crescente popolarità delle competizioni AMA Superbike portò HD nel 1988 a sviluppare una propria arma, anche se poi ci sarebbe voluto fino al 1993 perché la prima moto da corsa facesse fumare le gomme. Meta del progetto era un bolide di concezione assolutamente nuova, senza l’impiego di componenti già esistenti. E così fu: la VR 1000 ebbe la sua propulsione da un V-Twin 60° raffreddato ad acqua, con due alberi a camme posizionati in alto e teste cilindro a 4 valvole. Suona familiare, no? Infatti, si tratta della stessa configurazione motore dei modelli V-Rod. Per l’omologazione l’azienda dovette costruire 50 moto che oggi sono ricercatissime – dei pezzi da collezione che valgono molto denaro.

Solo che tutte quelle grandi aspettative andarono deluse, con le prestazioni della VR 1000 sempre molto indietro rispetto a quanto auspicato, nonostante venisse pilotata sempre da centauri capaci. Nel 2001 HD si ritira dalle corse Superbike e la VR 1000 finisce in archivio. Ma per lo sviluppo dei modelli V-Rod era stata acquistita moltissima preziosa esperienza.

Questo modellino in scala 1:9 è realizzato con grande precisione di dettagli e verniciato nei colori delle moto di corsa della casa. La forcella, le ruote e il forcellone sono mobili. È realizzato in gran parte in metallo fuso e rimane ben saldo sul suo cavalletto. Rappresenta un ricordo di un capitolo molto interessante della storia dell’agonismo HD.