Utilizziamo i cookie per analizzare, pubblicizzare e migliorare il nostro sito web. Per ulteriori informazioni consultare la nostra Dichiarazione di Protezione dei Dati.
>
Wrecking Crew Diaries
>
2004 Patagonia - Eat Dust
>
Parte 3 - Qualcuno s’è portato una saldatrice? (Pedro Luro - Puerto Pirámides)

Parte 3 - Qualcuno s’è portato una saldatrice? (Pedro Luro - Puerto Pirámides)

I primi segni di cedimento: la pinza freno posteriore di Tommy s’è congedata e sono cadute anche le molle della sella – cosa assai piacevole seduti su un telaio rigido. Così si richiede la prima fornitura UPS a Würzburg. Nel attesa Tommy prosegue rigido e con i freni a part-time.

Finalmente un cartello ufficiale: “Qui inizia la Patagonia”. Dopo poco la Evo di Volker sbanda. Grazie alla sua esperienza plurimillemigliara riesce tranquillamente a fermare il macinino. S’erano strappati due raggi e avevano tagliato la camera d’aria, non è però un grosso problema perché i pezzi di ricambio ci sono tutti, e dopo un’ora si continua ad andare. Dopo Viedma inizia il nulla. C’è la strada e va bene – ma per il resto niente, niente e niente. Manco una curva. Sulle staccionate seccano pelli di bovini, il calore soffia sui visi, le moto però filano.

Arrivati a San Antonio i quattro decidono di ronzare fino alla costa. C’è Las Grutas, una piccola stazione balneare, che promette una rinfrescata. E si sta proprio freschi con l’antenna di collegamento internet saldata a mano – di nuovo niente foto per la Germania.

Il giorno dopo il paesaggio si mostra di nuovo abbandonato da dio e dagli uomini, e solo la deviazione pomeridiana verso la penisola di Valdéz procura qualche diversivo: alpacas, struzzi e armadilli. Puerto Pirámides invece procura il fine tappa – e un piccolo intervento chirurgico: facendo rifornimento di carburante a Tommy è caduta la pompetta nel serbatoio di Volker, e bisogna tirarla fuori da lì. Poi però solo riempimento pancini e letto – con vista mare.